IIl termine Euphoria deriva dal greco εὐφορία e indica uno stato di benessere psicofisico caratterizzato da entusiasmo ed eccitazione. Lo staff di Euphoria ha avuto nel corso degli anni diversi loghi che – secondo l’idea di Volatili – hanno cercato di evocare la sensazione euforica delle farfalle nello stomaco. Per questo il primo logo di Euphoria è rappresentato da una farfalla fucsia, inscritta in un cerchio, avente per corpo le lettere EPH.

Successivamente, la farfalla viene inserita in un contesto minimale, più semplice e pulito, ma che comunque si ricollega all’idea iniziale: sullo sfondo nero spicca adesso una farfalla bianca, circoscritta da un cerchio, sotto il quale compare la scritta in stampatello EUPHORIA. Il fucsia dunque sparisce, cedendo il posto al nero e al bianco, che vogliono dare un’idea di eleganza e serietà.

Quando la direzione dello staff passa a Michele Miconi, il logo cambia quasi completamente: al posto della farfalla adesso è una libellula – simbolo dell’equilibrio e della libertà – a rappresentare lo staff marchigiano. Essa, considerata un insetto magico per le sue ali cangianti, rappresenta anche la trasformazione, il passaggio dall’età infantile a quella adulta, e dunque quell’età di passaggio di cui lo staff di Euphoria si fa portavoce durante serate, eventi e festival con l’obiettivo di renderla indimenticabile.

In séguito, il logo torna minimal: una semplice scritta “Euphoria”, in cui al posto della lettera “O” è raffigurata la faccia stilizzata di un robot, che vuole essere simbolo di progresso e innovazione: lo staff marchigiano infatti cerca sempre di essere al passo con i tempi per garantire ai giovani esperienze sempre più vicine alla loro realtà.